venerdì 28 dicembre 2012

Sotto le feste aumentano le malattie alimentari. Basta osservare tre semplici regole per evitare piacevoli sorprese

COMUNICATO STAMPA

Sotto le feste aumentano le malattie alimentari. Basta osservare tre semplici regole per evitare piacevoli sorprese

Periodo di feste e di mangerecci che ci spingono a prestare meno attenzione a ciò che mettiamo in bocca anche perché è opinione purtroppo ancora comune che col freddo scompaiano, come per incanto, germi e microbi.
Tra pesce e carni crude o poco cotte, tartare e macinati il rischio di essere colpiti da problemi gastrointestinali conseguenti ad infezioni tipo la campilobatteriosi, causa di gravi malattie diarroiche accompagnate da febbre, vomito e crampi nella parte inferiore dell'addome, sino ad arrivare alla salmonella o alla temutissima anisakis, è dietro l’angolo.
Il contagio, ovviamente, avviene per via alimentare attraverso il consumo di cibi contaminati da batteri.
Come dicevamo, sono troppe ancora le persone convinte che il freddo sia sufficiente ad abbattere completamente la flora batterica.
La verità è che le carni contaminate non possono essere riconosciute né dall'aspetto o dall’odore e anche la surgelazione non garantisce la sicurezza alimentare: i batteri vengono solo ridotti di numero, ma non completamente eliminati.
Le misure più efficaci per prevenire infezioni di tali tipo derivano da una corretta manipolazione e una sufficiente cottura degli alimenti.
A tal proposito, Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, ricorda tre semplici e fondamentali regole d'igiene:
1. La pulizia. Per la preparazione di carni e pesci e altre derrate alimentari (come per esempio le insalate) utilizzare se possibile taglieri separati. Dopo l'uso lavare accuratamente, con acqua calda e detergenti i taglieri, i coltelli e gli altri utensili da cucina usati e lasciarli asciugare all'aria oppure impiegando un asciuga piatti pulito o meglio ancora della carta da cucina monouso. Dopo avere toccato carne cruda, lavarsi sempre accuratamente le mani.
2. La separazione. Carni e liquidi provenienti da carni crude non devono mai entrare in contatto con alimenti pronti al consumo. Osservare il principio dei due piatti: non utilizzare mai lo stesso piatto per carne cruda e per carne preparata, salse o altri accompagnamenti.
3. La cottura. Cuocere sempre bene i cibi in questione.
L’osservanza di queste accortezze che tutti possono praticare possono farci star più tranquilli durante le feste ed al riparo da conseguenze spiacevoli per la salute, con la speranza che anche la generalità dei ristoratori le osservi.

martedì 18 dicembre 2012

Italiani delusi dai servizi

COMUNICATO STAMPA
Italiani delusi da assicurazioni, banche, poste e trasporti

Anche quest’anno la Commissione europea ha pubblicato il Rapporto annuale sull’indice di gradimento rispetto alla qualità di una serie di servizi che i consumatori utilizzano quotidianamente.
Tra questi quelli che riguardano i più svariati settori: dall’offerta del tempo libero, ai beni di consumo, alla qualità dei cibi, alla casa, ai trasporti aerei e ferroviari, ai servizi bancari, a quelli per la gestione dei mutui, alla ristorazione, alle vacanze, alle infrastrutture, dalla spesa alla bolletta del gas, e così via.
Attraverso l’attribuzione di punteggi si stabilisce qual è l’indice di gradimento.
E quasi una conferma al sentire comune arriva il verdetto: sui 27 Paesi dell’UE, gi italiani hanno manifestato un indice di non gradimento che, nella graduatoria sulla soddisfazione per i servizi, ci lascia al 23esimo posto.
Ciò vuol dire che per i nostri connazionali, non funziona quasi nulla e siamo insoddisfatti.
Ciò che va evidenziato è il peggioramento della percezione nei servizi che gradualmente ci ha fatto scivolare in coda alla graduatoria: dal 20esimo posto del 2010, al 22esimo del 2011 sino alla 23esima attuale.
Ma venendo ai diversi settori.
Il primo che riguarda l’assicurazione per la casa che non tutti hanno. Coloro che però ne sono in possesso esprimono un indice di gradimento che è al di sotto di due punti rispetto alla media europea.
Per quanto riguarda i trasporti urbani tipo bus e metro siamo ben due punti e mezzo al di sotto della media con una riduzione del 0,3 % rispetto agli anni precedenti. I trasporti ferroviari sono la cartina al tornasole che la classifica rispetta le nostre comuni percezioni negative sullo stato di servizi fondamentali: siamo 9,8 % al di sotto della media europea con la conferma che i disagi che vivono i pendolari nostrani sono superiori a quelli degli altri paesi.
Più o meno lo stesso andazzo registrano i servizi postali: ben 5,2 punti sotto la media europea così come per le banche ben 6,3 punti, anche se in ogni stato europeo l’indice di gradimento su quest’utlimos ervizio è comunque basso. Il giudizio dei nostri connazionali è certamente connesso alla serie di costi relativi ai servizi bancari cui peraltro non corrisponde un’analoga efficienza o anche agli aggravi unilaterali di tanto in tanto applicati.
Nel leggere il rapporto si potrebbe continuare a scorrere ancora il basso livello di gradimento in quasi tutti i settori con ciò confermandosi, per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, che i provvedimenti che si sono susseguiti negli anni relativi alle liberalizzazioni, comprese le recenti di Monti, anziché portare ad un miglioramento nella percezione degli italiani dei servizi offerti, ne hanno addirittura peggiorato la considerazione.
Non ci resta che un cambio di rotta affidato alla speranza riposta nelle prossime politiche che non si ripetano le politiche liberiste adottate negli ultimi anni quasi certamente ancorate ai ricatti delle lobbies piuttosto che alle esigenze concrete dei cittadini.

domenica 16 dicembre 2012

Te' avvelenato

COMUNICATO STAMPA

Sicurezza alimentare: tè verde cinese avvelenato da pesticidi


Dopo la recente fila di scandali degli ultimi anni legati alla sicurezza alimentare che hanno colpito il Paese di Mezzo come quello della melamina nel 2008, agente chimico industriale che venne usata per migliorare la produzione di prodotti caseari fra cui il latte per neonati e che causò la morte di 300mila bambini, ora è la volta del tè.
E’ quanto emerge in Cina e Giappone dove e' allarme sulla vendita del tè verde Oolong avvelenato da pesticidi regolarmente venduto in Italia e nel mondo anche tramite il circuito di Internet.
Un’azienda alimentare con base in Giappone, grande consumatrice della bevanda, è stata infatti costretta a richiamare circa 400mila confezioni di tè importato dalla Cina dopo che i test di rito sul contenuto delle bustine ha rivelato la presenza di pesticidi a livelli troppo elevati. La Ito En, azienda alimentare giapponese, ha confermato l’accaduto e ha spiegato per bocca di un portavoce che “dopo la denuncia di un’altra azienda giapponese, che lo scorso mese ha trovato delle tracce di veleno nel tè cinese, abbiamo deciso per i test. Intanto anche in Italia non migliora lo stato di contaminazione da fitofarmaci e altre sostanze di sintesi nei prodotti ortofrutticoli. Come emerge dall’edizione 2012 del rapporto “Pesticidi nel piatto” di Legambiente, elaborato a partire dai dati ufficiali forniti da Arpa, Asl e uffici regionali competenti, è risultato fuorilegge lo 0,6% dei campioni esaminati, praticamente la stessa percentuale dello scorso anno.
Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, dopo la frutta e vino italiani contaminati da fitofarmaci e altri pesticidi sta al Governo recepire questo nuovo campanello d’allarme prevedendo le dovute contromisure anche se al momento non ci sono immediati rischi per la salute.

martedì 11 dicembre 2012

De Pierro a sostegno della cultura

COMUNICATO STAMPA

De Pierro allo spettacolo di Bocciarelli a sostegno della cultura

L’attore è andato in scena al teatro Cassia con “I segreti dell’anima”. Il presidente dell’Italia dei Diritti: “Il mondo della politica sta sempre più dimenticando il teatro e la cultura in genere, relegandoli ai margini della sua considerazione. C’è un enorme esercito di grandi artisti che ha bisogno di esprimersi e che il più delle volte fatica a farlo per i tanti elementi ostativi che si trova a dover affrontare e a cercare di travalicare”



Roma, 11 dicembre 2012 – Nell’ambito del sostegno annunciato al mondo della cultura, contro cui si è abbattuta indiscriminatamente negli ultimi anni la scure dei tagli economici operati dai governi, e della campagna di sensibilizzazione lanciata dall’Italia dei Diritti contro chi sta uccidendo la tradizione intellettuale del Paese, si inquadra la presenza del presidente del movimento Antonello De Pierro all’attesissimo spettacolo “I segreti dell’anima” interpretato dal bravissimo attore Vincenzo Bocciarelli e andato in scena l’altra sera sul palcoscenico del teatro Cassia.
De Pierro, che da giornalista ha rivolto da sempre il suo interesse professionale verso le rappresentazioni teatrali, da direttore di Italymedia.it e soprattutto da direttore responsabile e voce storica di Radio Roma, sulle cui frequenze ha dominato l’etere del Centro Italia per un decennio, per concretizzare l’iniziativa dell’organizzazione extraparlamentare di cui è leader, tra i vari impegni ha calendarizzato anche alcune presenze in numerosi teatri della Capitale, tra cui è rientrata la sua partecipazione in platea ad applaudire l’amico Bocciarelli.
“Ho assistito ad uno spettacolo di grande valore artistico – ha dichiarato il numero uno dell’Italia dei Diritti – anche se, conoscendo il talento di Vincenzo, non nutrivo dubbi in merito. Ciò mi fa ancora più male se penso che il mondo della politica sta sempre più dimenticando il teatro e la cultura in genere, relegandoli ai margini della sua considerazione. A volte capita addirittura che qualche becero politicante concentri la sua attenzione su alcuni spettacoli anche di scarso valore, ma solo nell’ottica di un consolidamento dei propri percorsi clientelari, o peggio per soddisfare interessi ancora più moralmente bassi. E invece c’è un enorme esercito di grandi artisti che ha bisogno di esprimersi e che il più delle volte fatica a farlo per i tanti elementi ostativi che si trova a dover affrontare e a cercare di travalicare. La maggior parte dei politici ha una grossa responsabilità in questo e fa rabbia riflettere sullo smisurato patrimonio culturale dell’Italia, che da eccezionale epicentro di idee e creatività non è mai stata avara di talenti, che spesso, senza le giuste entrature nella vetrina promozionale della televisione, sono costretti a esibirsi in realtà strutturali emarginate dal grande contesto, pur di dare sfogo al loro legittimo bisogno e diritto di trasmettere al pubblico la loro arte. Continuerò a girare i teatri per testimoniare il nostro sostegno alle realtà talentuose e per estrinsecare la nostra protesta contro quest’azione demolitrice, senza rassegnarci a subire l’azione di una politica che ci ha fatto cadere nel vuoto di un’ignoranza persino elogiata, celebrandone l’imbarazzante trionfo, e lasciando tante autorevoli ed estrose oggettività professionali del settore senza prospettive oltre le logiche meramente commerciali, che spesso si progettano altrove”.
La pièce rappresentata, scritta e diretta dallo stesso Bocciarelli, ha visto la presenza in scena anche dell’attrice e showgirl Emanuela Tittocchia, oltre che della giovane ballerina e attrice Sunty Del Pomo e del musicista Antonio Nasca. Un recital poetico intenso ed emozionante, dove l’energia di Bocciarelli supera la distanza tra palcoscenico e spettatori. Un viaggio nella mente creativa dell’argonauta-artista, alla ricerca di risposte ai segreti più intimi dell’animo umano attraverso un dialogo continuo tra l’attore e i maestri che lo hanno ispirato, come Giorgio Streheler, Totò, Alberto Sordi e molti altri. L’antologia recitata da Bocciarelli vuol mettere a nudo fragilità e complessità del mestiere dell’attore; partendo dal mondo che conosce meglio, l’attore tenta di svelare i misteri della nostra esistenza, riconducibili al più insondabile degli interrogativi: il senso della vita. Come in un grande affresco umano, i temi dell’amicizia, amore, morte e vita sono rispettivamente associati agli elementi cosmici, aria, fuoco, terra ed acqua, dai quali prenderà vita, in un gioco alchemico danzante, il coinvolgente spettacolo. La realizzazione dei magnifici costumi è stata affidata all’estro creativo di Conny Caracciolo mentre le grandiose opere proiettate in ologramma sono state firmate dalla pittrice russa di fama internazionale Anastasia Kurakina.
Oltre a De Pierro, in sala erano presenti gli attori Franco Oppini, Andrea Bullano e Marco Ciriaci, l’ astrologa Ada Alberti, l’on. Antonio Paris, l’editore Giò Di Giorgio, la marchesa Dani del Secco d’Aragona, la signora Lucia Bornigia, il decano dei p.r romani Angelo “Ciccio” Nizzo, Deborah Bettega, la nota organizzatrice di eventi Sara Iannone, la conduttrice Ira Fronten e tanti altri.


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lunedì 26 novembre 2012

I pericoli del pompelmo

COMUNICATO STAMPA

Il succo di pompelmo reagisce con un ampio numero di farmaci.
L‘allarme degli esperti di interazione dei medicinali con lo scopo di aumentare la consapevolezza del 'frutto proibito'

I medici canadesi lanciano l’allarme che altri farmaci da prescrizione sono stati distribuiti sul mercato in grado di interagire con il succo di pompelmo con effetti potenzialmente gravi come la morte improvvisa.
Il Dr. David Bailey, un farmacologo clinico del Lawson Research Institute di Londra, Ont., più di 20 anni fa ha scoperto l'interazione tra il pompelmo e alcuni farmaci. Da allora, il numero di farmaci potenzialmente in grado di interagire è salito a più di 85.
Molti dei farmaci sono comuni, come ad esempio alcune statine per abbassare il colesterolo, gli antibiotici e bloccanti dei canali del calcio usati per trattare la pressione alta. Altri includono agenti utilizzati per combattere il cancro o per rinforzare il sistema immunitario in persone che hanno ricevuto un trapianto d'organo.
Secondo i ricercatori in un articolo pubblicato nel numero di lunedi del Canadian Medical Association Journal, dal titolo “ Pompelmo-farmaco interazioni: frutto proibito o conseguenze evitabili? “ le persone con più di 45 anni che consumano il pompelmo e contemporaneamente assumono i farmaci più prescritti, per questi vi è maggiore probabilità per subire gli effetti delle interazioni. Degli 85 farmaci noti che interagiscono con il pompelmo, 43 possono avere gravi effetti collaterali, tra cui la morte improvvisa, insufficienza renale acuta, insufficienza respiratoria, emorragie gastrointestinali e soppressione del midollo osseo in persone con sistema immunitario indebolito.
Gli autori hanno notato che il frutto intero o 200 ml di succo di pompelmo e altri agrumi come le arance di Siviglia (spesso utilizzate per preparare la marmellata), possono portare ad interazioni farmacologiche.
Studi predentemnete pubblicati hanno dimostrato che bere un bicchiere da 200 ml di succo di pompelmo una volta al giorno per tre giorni ha prodotto un 330 per cento di aumento della concentrazione di simvastatina, una statina comunemente utilizzata, nel sangue rispetto all'assunzione del farmaco con acqua.
I ricercatori inoltre hanno evidenziato che l'interazione può verificarsi anche se qualcuno mangia il pompelmo o ne beve il succo anche alcune ore prima di prendere un medicinale, come ad esempio a colazione e l'assunzione del farmaco dopo cena.
Gli agrumi che interagiscono contengono principi attivi chiamati furanocumarine che irreversibilmente bloccano l'enzima che metabolizzano il farmaco.
Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, auspica che alla luce di queste ricerche nei foglietti illustrativi dei farmaci, quelli in cui sono indicate la posologia, le indicazioni terapeutiche, le controindicazioni, ecc. chiamati comunemente "bugiardini" che i farmaci interessati non devono essere consumati con questi frutti che possono causare effetti collaterali anche gravi.

domenica 11 novembre 2012

ANAS risarcisce acquaplaning

COMUNICATO STAMPA

L’Anas deve risarcire i danni all’autovettura causati dall’aquaplaning per l’asfalto reso viscido dalla pioggia. La presenza di foglie e terriccio sul manto stradale confermata dalla Polstrada fa scattare la responsabilità dell’ente custode della strada

Non solo per i classici danni causati dalle buche o dagli insidiosi ostacoli sulla carreggiata, ma l’ente gestore della strada è responsabile anche per quelli causati ai veicoli che slittano sull’asfalto reso viscido da fango e foglie.
Troppo spesso, rileva Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, gli enti titolari delle strade la fanno franca per i danni causati in conseguenza di molteplici condotte omissive, salvo poi essere condannati a seguito di sentenze esemplari come la recentissima decisione numero 1174/12 del tribunale di Reggio Emilia.
Secondo la sentenza, è configurabile, infatti, la responsabilità da cose custodia di cui all’articolo 2051 del codice civile per il proprietario dell’infrastruttura che ha omesso di pulire la carreggiata di propria competenza dalle foglie e dal terriccio.
Il giudice di merito, rileva che la responsabilità civile stabilita dal suddetto articolo del codice civile per i danni cagionati da cose in custodia, si configura anche nell’ipotesi di beni demaniali in effettiva custodia della pubblica amministrazione e ha natura oggettiva: affinché essa si configuri è sufficiente che sussista il nesso causale tra la cosa in custodia (nel nostro caso la strada) e il danno arrecato, senza che rilevi al riguardo la condotta del custode, che si libera solo con la prova del fortuito. E nella giurisprudenza di legittimità da cinque anni a questa parte si è consolidato un orientamento meno favorevole di un tempo alla pubblica amministrazione.
Nel caso in questione, l’Anas, è stata condannata a risarcire con ben 4.680 euro, oltre intersessi legali e rivalutazione, l’automobilista finita fuori strada a causa del classico effetto aquaplaning, causato dal terriccio, che ha fatto uscire l’auto fuori dalla carreggiata.
L’intervento dei carabinieri ha confermato la presenza di detriti sul manto stradale. Peraltro, la condotta omissiva dell’ente gestore è stata ulteriormente acclarata a seguito della testimonianza di un automobilista che due ore prima dell’incidente aveva segnalato l’ostruzione della carreggiata. Tale circostanza fa scattare la colpa grave per il titolare dell’infrastruttura essendo, peraltro, escluso dall’istruttoria che la conducente procedesse a velocità elevata.

sabato 27 ottobre 2012

Cassazione: lo stress da super lavoro deve essere risarcito



Roma, 26 ottobre 2012 - Lo stress da super lavoro deve essere risarcito. Il danno va riconosciuto al lavoratore anche se non lo ha mai rivendicato nel corso del rapporto di lavoro e anche se, successivamente, viene espulso dall’ufficio. Il via libera arriva dalla Cassazione (sezione Lavoro, sentenza 18211) che spiega come, “in base al principio della ‘ragionevolezza’ l’orario di lavoro deve rispettare i limiti della tutela del diritto alla salute”.
In questo modo, la Suprema Corte ha convalidato un risarcimento del danno biologico pari a 25 mila euro nei confronti di un ex portiere di notte che aveva lavorato presso una società nella capitale, dal settembre 1974 al marzo 1997, riportando una sindrome nevrotico ansiosa da stress lavorativo.
Come ricostruisce la sentenza redatta da Umberto Berrino, il portiere, che per tanti anni aveva garantito l’assistenza ai clienti, curandosi anche della cura dei valori in cassaforte, aveva accusato uno stress da super lavoro (l’orario di lavoro andava dalle 21 alle 9 del mattino successivo). Da qui la sua richiesta di essere spostato ad un turno diurno. La società lo aveva invece licenziato, sostenendo che esistevano altri due portieri per il turno di giorno.
Davanti al giudice del Lavoro era stata stabilita la legittimità del licenziamento ma la società era stata condannata a risarcire l’ex portiere con 25 mila euro per la sindrome ansioso-depressiva. La Corte d’appello di Roma, nel marzo 2008, aveva inoltre riconosciuto al lavoratore una ulteriore somma di 1292 euro a titolo di differenze retributive.
Contro la condanna al risarcimento dello stress al lavoratore, la società ha fatto ricorso in Cassazione, facendo presente che la prestazione di un portiere non poteva essere considerata usurante date le “pause di inattività” legate a quel genere di prestazione. Piazza Cavour ha bocciato il ricorso e ha osservato che “il principio di ‘ragionevolezza’ in base al quale l’orario di lavoro deve rispettare i limiti della tutela del diritto alla salute, si applica anche alle mansioni discontinue o di semplice attesa”.
Del resto, annota ancora la Suprema Corte, “il criterio distintivo tra riposo intermedio, non computabile ai fini della determinazione della durata del lavoro, e la semplice temporanea inattività, computabile, invece a tali fini, e che trova applicazione anche nel lavoro discontinuo, consiste nella diversa condizione in cui si trova il lavoratore, il quale nel primo caso può disporre liberamente di se stesso per un certo periodo di tempo anche se è costretto a rimanere nella sede del lavoro o a subire qualche limitazione, mentre, nel secondo, pur restando inoperoso, è obbligato a tenere costantemente la propria forza di lavoro per ogni necessità”.
Nel caso in questione, la Cassazione ha fatto notare che “legittimamente la Corte d’appello ha osservato che la società aveva imposto al lavoratore ritmi lavorativi gravosi come tali incidenti sull’equilibrio psico-fisico del medesimo”. Del tutto legittimamente, dunque, il super lavoro è stato ritenuto “concausa della sindrome nevrotica ansiosa” del lavoratore.

mercoledì 24 ottobre 2012

“Nuove generazioni, crescita e sviluppo, conoscenza transculturale, collaborazioni internazionali: criticità e proposte”



 

                                                         
Il Programma del Convegno

"Uniti per Unire" e le sfide del Futuro;
Nuove generazioni, crescita e sviluppo, conoscenza transculturale, collaborazioni internazionali: criticità e proposte 

  Presso Idea Hotel Z3 -Via Amos Zanibelli 13-15 , 00155 Roma 

28.10.2012 

Ore 10.00 - Registrazione
Ore 10.30 - Inizio Convegno

- Presentazione del Movimento 
Il Promotore:
Prof. Foad Aodi ;Presidente Amsi e Co-mai

Saluto delle Autorità
Vice Ambasciatore della Lega dei Paesi Arabi In Italia
Zouari Zouheir
Coordinatore Dossier d'immigrazione Caritas-migrantes
 Dr. Franco Pittau
Direttore Sanitario INMP Roma 
Dr. Roberto Testa 
Presidente Nazionale ANIMI Onlus
Avv. Mario Pavone
Presidente Comitato Romano della Lega dei Diritti dell’Uomo
Dr.Roberto Vismara

-Interventi dei soci fondatori dei dipartimenti di “Uniti per Unire”
6 minuti ogni relazione su criticita’ e proposte sui temi trattati.

Moderatori ;
 Dr. Francesco Bonelli ;Dipartimento Amministrativo
Dr .Daniele Romano; Ufficio Stampa  
Relatori
Dipartimento Politiche Giovanili.Universitarie e Seconda Generazione
Langer Enrique, Abidi Quiem,Khaled Haswhe
Dipartimento Lavoro e Consumo
Massimo D’Onofrio
Dipartimento Conoscenza Transculturale
Serena Forni,Loris Facchinetti , Luigi de Salvia
Dipartimento Oltre l’integrazione, Cittadinanza e Collaborazioni Internazionali
Kamel Belaituoche , Khalil Altoubat

Ore 13.30 Pranzo Cucina Araba per la Festa del Eid
La partecipazione e’ gratuita

sabato 20 ottobre 2012

Stop ai medici

COMUNICATO STAMPA

Stop della cassazione al medico che dirotta i pazienti operati in ospedale nel suo studio privato
Dalla sentenza e dalle indagini dei NAS emerge che i camici bianchi non hanno alcun interesse a visitare nel pubblico, quando nel privato sono pagati dai 100 euro in su per un quarto d'ora di accertamento. E più si allungano le code in corsia, più «clienti» arrivano.
Abuso d'ufficio per il medico che all'atto delle dimissioni dall'ospedale di alcuni pazienti, contravvenendo alle regole della disciplina intramuraria e al codice deontologico, li invita esplicitamente a recarsi per la visita di controllo post operatoria presso il suo studio professionale. Lo ha deciso la Corte di Cassazione, con sentenza n. 40824 del 17 ottobre 2012, condannando un medico che eseguiva delle visite a pagamento senza informare i pazienti stessi circa la possibilità di ottenere la medesima prestazione presso il presidio ospedaliero senza ulteriori spese, in quanto detta attività era già remunerata dalla tariffa, omnicomprensiva, corrisposta per il ricovero e l'intervento chirurgico.
Nella sentenza gli ermellini hanno sottolineato che "il medico, con la visita post operatoria in ambito privato, viene a percepire, un ingiusto vantaggio (da doppia retribuzione), con danno del paziente (che viene a versare un emolumento già compreso nel ticket), quale conseguenza della dolosa e funzionale carenza di informazione, al paziente stesso, della possibilità di ottenere il medesimo risultato terapeutico in sede ospedaliera: alternativa questa favorevole alla ‘persona operata', ma da essa non potuta esercitare per doloso difetto di informazione, in un contesto in cui il pubblico ufficiale ha violato manifestamente il dovere di astensione, indirizzando le parti nel suo studio privato per una prestazione che doveva essere contrattualmente praticata in ambito ospedaliero".
Inoltre si legge nella sentenza, al medico compete "l'obbligo di concludere l'intervento professionale nella sede naturale, ospedaliera, e senza ulteriori esborsi economici non dovuti, a meno che sia lo stesso paziente che opti, "re cognita", per tale soluzione, volendo che l'autore della visita post operatoria sia lo stesso medico che ha praticato l'intervento. (...) Né può sostenersi che si è trattato nella specie di una scelta volontaria dei pazienti posto che non risulta affatto che gli stessi siano stati informati del loro diritto di essere visitati, senza ulteriori aggravi economici, all'interno della struttura pubblica nella quale era stato praticato l'intervento chirurgico".
Per Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”,. chi sbaglia deve pagare. È questo il nudo e crudo significato della esemplare sentenza: la vera sorpresa è la conferma dei sospetti dei malati e cioè che i medici preferiscono ricevere privatamente. Per risolvere il problema, bisognerebbe eliminare l'intramoenia e imporre regole più ferree all'intramoenia allargata, ora fonte di numerosi comportamenti illeciti. Le accuse delle associazioni dei malati diventano certezza, la «colpa» delle liste d'attesa eterne è dei medici. O meglio della libera professione che, in regime di intramoenia (dentro l'ospedale), intramoenia allargata (in studi collegati perchè in ospedale non c'è posto) o extramoenia (in ambulatori indipendenti), svolgono parallelamente a quella pubblica e con la benedizione dell'Usl di appartenenza. Dalla sentenza e dalle indagini dei NAS emerge che i camici bianchi non hanno alcun interesse a visitare nel pubblico, quando nel privato sono pagati dai 100 euro in su per un quarto d'ora di accertamento. E più si allungano le code in corsia, più «clienti» arrivano. I Nas hanno scoperto, per esempio, che primari veneti in un anno non hanno ricevuto alcun paziente in ospedale, ma una valanga nei loro studi. E specialisti che, dopo aver prescritto una serie di esami durante un appuntamento pubblico, hanno poi suggerito all'utente di portarne gli esiti nei loro ambulatori. Risultato: versando solo il ticket si aspettano fino a 450 giorni per una mammografia o fino a 150 per un'ecografia, ma aprendo il portafoglio si attendono da uno a 7 giorni per qualsiasi prestazione. Una prassi tutta italiana che forse finalmente que sta sentenza rappresenta oggi un vero e proprio giro di vite.

Chi sbaglia paga

COMUNICATO STAMPA


Equitalia. Non è sufficiente aver cancellato in ritardo l’ipoteca illegittima. L’agente per la riscossione condannata alle spese di lite nei due gradi di giudizio. Due sentenze della CTP e della CTR di Lecce.

Chi sbaglia deve pagare. E non esiste Equitalia che tenga. È questo il nudo e crudo significato di due esemplari sentenze che sono state segnalate a Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, dal tributarista e noto avvocato Maurizio Villani, emesse dalla commissione tributaria provinciale di Lecce e della commissione tributaria regionale di Bari, sezione distaccata di Lecce.
Le due decisioni hanno entrambe condannato Equitalia al pagamento delle spese di lite nei due gradi di giudizio a seguito dell’iscrizione illegittima di ipoteca cancellata, peraltro, tardivamente.
La questione rilevante per i due collegi tributari è che non è sufficiente, che l’Agente per la riscossione abbia comunicato in sede d’udienza di discussione di aver provveduto alla cancellazione dell’ipoteca illegittima, e quindi solo dopo la proposizione del ricorso tributario, causando comunque un danno, che nel caso di specie riguardava l’attività imprenditoriale di un’azienda con sede nel capoluogo salentino.
Tale provvedimento (l’intempestiva iscrizione ipotecaria), infatti, “ha causato un ingiusto danno” - -- aveva evidenziato la CTP di Lecce - che aveva impedito “il normale svolgimento dell’attività imprenditoriale (preclusione all’ottenimento del credito da parte della clientela e delle banche)” Pena: la condanna alle spese processuali.
Non contenta, Equitalia aveva proposto comunque appello alla sentenza ed anche in secondo grado con la decisione le cui motivazioni sono state depositate in cancelleria lo scorso 08 ottobre, è stata confermata in toto la sentenza di primo grado e la condanna alle spese del doppio grado di giudizio.

lunedì 17 settembre 2012

Amsi, Sindacato Europeo dei Lavoratori e Comai assieme


 




Cos'è?

Il Movimento Internazionale ed apartitico "Uniti per Unire " interprofessionale e tecnico è nato  per andare finalmente "Oltre l'integrazione" e promuovere politiche per la crescita, lo sviluppo, l'occupazione, l'innovazione, la conoscenza, il sapere, l'informazione, il dialogo tra i popoli, i diritti e doveri e per una vera cooperazione internazionale.  "U per U"     

                                                     
                                               Chi è il fondatore?

Presidente fondatore AMSI e CO-MAI
Membro del comitato scientifico del dipartemento della salute della lega dei paesi arabi in Egitto



                                                           

sabato 15 settembre 2012

Ritirato sciroppo per bimbi

COMUNICATO STAMPA

Ritirato dal mercato il Mucocis bambini. L’AIFA ha raccomandato di non utilizzare il farmaco nelle more del ritiro

L’AIFA (L’Agenzia Italiana del Farmaco) ha disposto il ritiro immediato, entro le 48, dal mercato del Mucocis sciroppo 200 ml 2% e ml 5% della ditta SO.SE.PHARM SRL.
Tale decisione, sottolinea Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, è dovuta alla
potenziale pericolosità del farmaco per la difformità nella composizione dei conservanti e degli aromi con possibili conseguenze sulla salute.
L’AIFA ha raccomandato di non utilizzare il farmaco nelle more del ritiro.
La comunicazione della revoca, è stata anche trasmessa al Comando Carabinieri per la Tutela della Salute per verificare l’avvenuto ritiro da parte della società farmaceutica.
L’Aifa ha inoltre disposto il ritiro del medicinale Sinecod tosse sedativo 3mg/10g sciroppo flacone 200 ml lotto L03372A, della ditta Novartis Consumer Health S.p.A.
Il ritiro è stato è stato disposto a seguito della segnalazione della ditta relativa all’errata data di scadenza 09/2016, anziché 09/2014, riportata sulla confezione del medicinale.

venerdì 14 settembre 2012

Chi ci governa

SONO POCHI MA INTRECCIATI TRA LORO...ECCO CHI GOVERNA IL MONDO
In pochi e “intrecciati” fra di loro. Ecco la mappa esatta. Ovviamente manchiamo noi italiani tra i primi 20 (siamo solo nei 50 con Unicredito annaspante), perché solo cooptati o consociati tramite partecipazioni o magari con i nostri soldi ci sono gli svizzeri, e i francesi anche con Axa in fallimento “aiutato” dall’agenzia (in realtà francese) di rating Ficht. Il mondo appartiene agli anglosassoni. In realtà per due terzi all’antica e storica finanza ebrea ben salda nelle strutture anglosassoni. Insieme alle loro “sotto-banche” posseggono, da privati, tutte le principali Banche Nazionali, cosiddette autonome, dei paesi più industrializzati. Una manna.

martedì 11 settembre 2012


POSTED BY ADMIN ON SETTEMBRE - 11 - 2012 0 COMMENT

Non è passato inosservato l’appello di Foad Aodi della comunità araba in Italia (Comai), dell’Amsi ( Associazione medici stranieri in Italia), supportata anche dal Sindacato Europeo dei Lavoratori ed altre 120 associazioni aderenti ad “Uniti per Unire”.
L’esecutivo a guida Monti, a detta di Foad Aodi deve ” compiere una svolta decisa anche nelle politiche di immigrazione e cooperazione internazionale”, supportato anche dall’appello dei Vescovi siciliani, da Mons. Calogero La Piana, che parla di “corridoi umanitari”.
E’ ora di mobilitarci tutti a cominciare dal Governo per l’integrazione e la cooperazione internazionale, ma come ? Tutti noi vogliamo percorrere la strada  perseguita e dichiarata da Foad : ” promuovere una immigrazione programmata, una politica a favore dell’integrazione per gli immigrati in Italia e una politica a favore del dialogo dei popoli e della solidarietà”.
Noi come Sindacato Europeo dei Lavoratori, aggiungiamo pure l’allarme per gli interessi criminali che girano attorno alle tragedie, che spingono ad emigrare intere popolazioni sfruttandole con chimere e falsi miti, mentre poi la realtà è drammatica sia nel percorso molto rischioso in mare, come dimostrano le morti recenti, e successivamente la realtà terribile della clandestinità e dello sfruttamento nel mondo del lavoro.
Giuseppe Criseo,
Segretario Generale Sindacato Europeo dei Lavoratori
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sabato 8 settembre 2012

Criseo nell’ufficio stampa di Uniti per Unire


Ringrazio il Promotore di “Uniti per Unire” che mi ha appena comunicato di avermi inserito come membro dell’ufficio stampa del suo movimento.
Prosegue e si rafforza la collaborazione tra il sottoscritto e il Movimento Internazionale “Uniti per Unire”.
Cos’è “Uniti per Unire”?
Il Movimento Internazionale ed apartitico “Uniti per Unire ” interprofessionale e tecnico è nato per andare finalmente “Oltre l’integrazione” e promuovere politiche per la crescita, lo sviluppo, l’occupazione, l’innovazione, la conoscenza, il sapere, l’informazione, il dialogo tra i popoli, i diritti e doveri e per una vera cooperazione internazionale.
Cari amici ,
la nostra realtà costruttiva ed aggregante esiste da più di 12 anni, prima con l’Amsi e poi con le comunità. Grazie alla sua concretezza e alla sua costante opera di volontariato, che ha coinvolto tutto il personale medico e tutte le professioni sanitarie, abbiamo raggiunto l’obiettivo di favorire una reale integrazione del personale socio-sanitario (medici, odontoiatri, infermieri, farmacisti, fisioterapisti, psicologi, specializzandi, tecnici, studenti ecc…) immigrato in Italia ed abbiamo trovato le soluzioni più adatte nell’ottenere tutela, dignità e i giusti riconoscimenti alla professionalità di tutti gli operatori socio-sanitari.
Il nostro impegno è stato profuso per offrire un servizio moderno e il più possibile adeguato alle trasformazioni continue di una società diventata sempre più multiculturale e complessa.
In questa impresa abbiamo dialogato, e continuiamo a farlo, con le varie Istituzioni, con le forze politiche, i mass media, le associazione mediche, le societa’ scientifiche, gli albi professionali, le comunità straniere, le Ambasciate dei vari paesi e con tanti amici italiani e non.
Le nostre attività sono basate sul volontariato, la politica d’ascolto, il dialogo e lo sviluppo degli interessi comuni, senza differenze razziali, etniche e religiose. Grazie alla nostra capacità di ascoltare e coinvolgere tutti, siamo riusciti, spesso, ad affrontare le problematiche più importanti ed anche a trovare le soluzioni operando di concerto con le Istituzioni ed assumendoci sempre le nostre responsabilità.
Oggi più che mai, in questa atmosfera di sconforto morale e professionale, in questa drammatica crisi economica e sociale, è diventato necessario promuovere la costituzione ufficiale di un “nostro” movimento di opinione apartitico e trasversale. Un movimento che sia fondato e composto dal nostro gruppo “Uniti per Unire”, indipendente ed aperto in campo professionale come sua consuetudine.
”Uniti per Unire” vuole porsi all’interno della società come un movimento apartitico, culturale, inter-professionale, tecnico, multidisciplinare, nazionale, internazionale e trasversale. Un luogo di aggregazione dove, senza pregiudizi, il dialogo interculturale deve essere aperto a tutti e dove vengano superate le differenze razziali, religiose ed etniche per il bene dei nostri figli e delle generazioni future.
Vogliamo coinvolgere tutti i professionisti ed i tecnici che condividono le nostre finalità nella costituzione di un comitato promotore capace di definire lo statuto, eleggere il Consiglio Direttivo del movimento e in grado di creare un programma che indichi gli obiettivi da raggiungere, sia a breve che a lungo termine. Dovrà essere istituito un “centro di studi e di ricerca sulla mobilità e sulla criticità delle professioni a livello internazionale”, così come dovrà essere realizzata ” la casa della salute internazionale”. Organismi e strumenti attivi del movimento attraverso i quali si potrà promuovere e perseguire una vera politica di cooperazione. Sarà necessario dotarsi di un giornale On-line multilingue ed interprofessionale che, oltre a fare informazione sugli eventi nazionali ed internazionali, diventi un propositivo laboratorio di idee e di progetti, uno strumento utile alla nostra vita professione.
Cordiali Saluti
Il Promotore
Foad Aodi
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lunedì 3 settembre 2012

Vino col latte e uova

COMUNICATO STAMPA

Alcuni tipi di vino contengono anche derivati del latte e uova. L’UE si attivi per obbligare i produttori ad indicarli sulle etichette

Settembre. Tempo di vendemmia e di vini. Ma il vino non sempre è un prodotto solo derivante dalla fermentazione dell'uva perché sovente accade che alcune aziende vinicole aggiungono anche ingredienti di derivazione animale. Specialmente per i vini bianchi derivati di uova e latte sono utilizzati per eliminare alcune impurità o per chiarificarli, evitando fenomeni di opalescenza o di ossidazione.
La conoscenza dell’aggiunta di tali “ingredienti” è importante non solo per quella particolare categoria di vegetariani che non ammette nella propria dieta uova, latte e loro derivati ma soprattutto per chi è allergico o intollerante a questi alimenti e vuole escludere allergeni dalla propria alimentazione. Perché se è vero che il valore gustativo e la qualità del vino restano immutati, solo per quanto riguarda la salute è fondamentale che chi è intollerante a uova o latte sia consapevole che può trovarli anche in un bicchiere di vino.
È per questo motivo che la presenza anche solo di residui di lavorazione di uova (albumine) e latte (caseine) che per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” è necessario che l’UE, che ha competenza in materia, dovrà accelerare l’obbligo di inserire nell'etichettatura dei vini la presenza di ogni derivato di tali prodotti quando la loro concentrazione supera la soglia di rischio pari a 0,25 milligrammi per litro.

martedì 28 agosto 2012

Occhio ai furti negli alberghi

COMUNICATO STAMPA

B & b, affittacamere, alberghi e residence. Segnalazioni di danni subiti dalla clientela ma non tutti hanno una copertura assicurativa per la responsabilità civile. Governo e regioni legiferino per l'introduzione di polizze obbligatorie

L'ultimo caso é emblematico, quello segnalato allo "Sportello dei Diritti", di una bambina di tre anni caduta in una botola accanto ad una piscina di un B & b nella zona di Maglie a Lecce, incautamente lasciata aperta, ma che miracolosamente si è salvata da un volo di circa tre metri riportando "solo" la frattura di un omero, ma fatti analoghi accadono frequentemente, ed il più delle volte, fortunatamente, non appaiono nelle pagine delle cronache nere.
Sono tutti luoghi aperti al pubblico, Bed & breakfast, affittacamere, alberghi e residence, ma anche ristoranti e trattorie, e come tali l'esposizione al rischio di infortuni o a danni é nelle cose, ma non sempre, il cliente che ha subito una conseguenza pregiudizievole a causa dell'incuria, negligenza o imperizia o comunque per una condotta colposa del titolare o del gestore riesce ad essere risarcito adeguatamente ed integralmente per il pregiudizio subito.
La colpa è anche della crisi, perché molte attività spesso chiudono i battenti prima che il cliente - danneggiato riesca ad ottenere il ristoro di quanto dovuto ed anche perché non sempre l'esercente ha le capacità patrimoniali per far fronte a danni a volte molto più rilevanti anche del capitale investito o del fatturato.
Ed allora, per Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” non è dato comprendere perché l'attuale governo dopo aver introdotto con il decreto legge 138/2011, l'obbligo di sottoscrivere una polizza a garanzia dei rischi professionali per altre categorie quali i professionisti iscritti ad albi o ordini come gli avvocati, i medici e i commercialisti, non lo abbia previsto anche per questo tipo di attività che hanno costante contatto con la clientela e numerosi rischi connessi all'esercizio delle stesse.
Va però specificato che la normativa nazionale che riguarda in particolare gli esercizi alberghieri o simili é concorrente con quella delle regioni che, spiega Giovanni D'Agata, potrebbero autonomamente legiferare prevedendo l'introduzione dell'obbligo di copertura assicurativa per la responsabilità civile.

domenica 26 agosto 2012

Misura la connessione internet

Il Progetto Italiano per misurare e valutare la qualità della connessione Internet
Nel 2008 l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, con l’approvazione della Delibera n. 244/08/CSP ha avviato il progetto italiano di monitoraggio della qualità degli accessi ad internet da postazione fissa. Gli obiettivi che l’Autorità attraverso questo progetto intende perseguire sono due: effettuare misure certificate al fine di comparare la qualità delle prestazioni offerte da ogni operatore, relativamente ai profili/piani tariffari ADSL più venduti; mettere in condizione l’utente/consumatore attraverso uno specifico software gratuito di valutare autonomamente la qualità del proprio accesso ad Internet dalla propria postazione fissa.
Le misure delle prestazioni delle reti dei singoli operatori, rilevate dal progetto su tutto il territorio nazionale e pubblicate sui siti web di ciascun operatore, costituiscono i valori di riferimento su cui confrontare le diverse offerte presenti sul mercato.

Il software Ne.Me.Sys. (Network Measurement System) invece consente di verificare che i valori misurati sulla singola linea telefonica siano rispondenti a quelli dichiarati e promessi dagli operatori nell’offerta contrattuale da loro sottoscritta.
Nel caso in cui l’utente rilevi valori peggiori rispetto a quanto garantito dall’operatore, il risultato di tale misura costituisce prova di inadempienza contrattuale e può essere utilizzato, come strumento di tutela al fine proporre un reclamo per richiedere il ripristino degli standard minimi garantiti e ove non vengano ristabiliti i livelli di qualità contrattuali, il recesso senza penali.
Per saperne di più
Per accedere alle statistiche generali del progetto

Video Tutorial

Il seguente video spiega in modo dettagliato all'utente le finalità del Progetto, le modalità di registrazione e di utilizzo di Ne.Me.Sys., il suo funzionamento ed infine come fare un corretto utilizzo del documento prodotto al termine della sessione di misura


Links utili


https://www.misurainternet.it/







giovedì 16 agosto 2012

Firma contro la casta





Bellissima mattina con grande partecipazione alla raccolta di firme da noi organizzata in supporto della petizione di Antonella Buono per tagliare i privilegi della casta politica.
Si ringraziano i numerosi cittadini sommesi che hanno firmato la petizione: in due ore hanno firmato circa 80 persone ed altre firmeranno via web in quanto non avevano i documenti necessari in borsa.
Devo segnalare la grande disponibilità del sig. Vergadoro, rappresentante interno della ditta Samir, che si è buttato con impegno e dedizione nell’iniziativa.
Questo è l’inizio di un percorso di impegno civile, politico e sociale che incentiveremo anche nelle altre sedi sindacali del Sindacato Europeo dei Lavoratori, per il cambiamento reale che auspichiamo con concretezza.
Il cambiamento non si ottiene al bar o con le battute, ci vuole impegno e sacrificio appoggiando quelle associazioni e gruppi che spingono al rinnovamento della classe politica come nel caso della petizione “Il Sole d’Italia” e la sua instancabile protagonista, Antonella Buono.
Giuseppe Criseo
Segretario Generale
Sindacato Europeo dei Lavoratori
wwww.sindacatoeuropeolavoratori.it
Chi volesse partecipare concretamente alla raccolta firme negli altri comuni può contattarci, mentre per coloro che desiderano firmare via web ecco il link
gruppo su facebook

sabato 4 agosto 2012

Generazione perduta





In un’intervista al settimanale Sette. ”La verità, purtroppo non bella da dire, è che messaggi di speranza possono essere dati ai giovani che verranno tra qualche anno. Ma esiste un aspetto di generazione perduta, purtroppo. Si può cercare di ridurre al minimo i danni, di trovare formule compensative di appoggio ma più che attenuare il fenomeno con parole buone, credo che chi in qualche modo partecipa alle decisioni pubbliche debba guardare alla crudezza di questo fenomeno e dire: facciamo il possibile per limitare i danni alla generazione perduta, ma soprattutto impegniamoci seriamente a non ripetere gli errori del passato, a non crearne altre, di generazioni perdute” Monti si riferisce alle vecchie generazioni, ma lui è poi così giovane? Se le vecchie generazioni non sono più in grado perchè lui si è reso disponibile? Se non ha fiducia in noi non più giovani ma neppure matusa perchè insiste a governarci? Vuole fare il governatore dei giovani? E’ sicuro che i giovani siano contenti di lui o forse seguendo il suo ragionamento perchè non lascia il posto a un giovane? Le domande che vorrei fargli son tante, ma è inutile, non risponderebbe. Intanto lui è Senatore a vita, e lo stipendio assiucurato, per gli altri precariato, precariato, precariao: il nuovo che avanza.

Giuseppe Criseo

Giornalista europeo

GnsPress.com

lunedì 30 luglio 2012

Il fatto Il Tribunale di Perugia ha affrontato il tema dell’accesso dei cittadini extracomunitari ai posti di infermiere presso le strutture pubbliche sollevato da una aspirante infermiera esclusa da una procedura concorsuale. Il diritto Il Tribunale ha osservato in primo luogo che è prevista direttamente dalla legge la possibilità di assunzione di personale infermieristico extracomunitario da parte delle strutture sanitarie pubbliche. Il Dipartimento della funzione pubblica a suo tempo aveva ritenuto che la disposizione normativa in materia dovesse interpretarsi nel senso che gli infermieri extracomunitari, se autorizzati all’esercizio della professione in Italia, possono essere assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato da datori di lavoro privati e presso strutture pubbliche solo con rapporto di lavoro a tempo determinato. Il giudice, adito dalla aspirante infermiera, ha osservato che un tale orientamento, esatto o meno che fosse, è comunque superato dalla disciplina successiva: gli infermieri di nazionalità extracomunitaria possono, se in possesso di titolo professionale riconosciuto in Italia, essere assunti anche a tempo indeterminato da strutture pubbliche. Per la categoria professionale in questione la cittadinanza italiana o dell’Unione europea non è pertanto necessaria per l’accesso all’impiego. Esito del giudizio Il Tribunale ha accolto il ricorso ordinando di ammettere la ricorrente alla procedura concorsuale. la soddisfazione dell’Amsi a nome dell’amsi esprimo soddisfazione ed apprezzamento per questa decisione importate del tribunale di perugia a favore dei diritti degli infermieri stranieri visto sono scritti normalmente le tasse ed e’ giusto che i loro diritti vengono risppettati dalla legge come chidiamo da anni a favore dei medici ,infermieri ,fisioterapisti e farmacisti di origine straniera che non possiedono la cittadinanza italina e non possono sostenere i concorsi pubblici . abbiamo inserito nel progetto oltre l’integrazione avanzato al governo monti di consentire ai medici ,infermieri ,fisioterapisti e,farmacisti ed operatori sanitari in possesso della carta di soggiorno di sostenere regolarmente i concorsi pubblici ma questa sentenza e’ un passo avanti per gli infermieri e speriamo anche per le altre figure sanitarie di origine straniere . Ringraziamo tutti gli Albi professionali ,Fnomceo ,Ipasvi ,ordini farmacisti ,commissioni odontoiatri ,associazioni fisioterapisti ,ordini psicologi ecc…per la loro disponibilita’ e proficua collaborazione con l’amsi finche’ vengono garantiti i diritti e doveri di tutti gli scritti senza distinzioneed inoltre ringraziamo i nostri soci membri delle commissioni che ci sostengono in contrinuazione con le loro proposte e richieste tramite il lavoro continuo e costante delle stesse seguenti commissioni Amsi ; Commissione infermieri ; commissione fisioterapisti Commissione odontoiatri commissione farmacisti commissione donne commissione giovani e specializzandi commissione infanzia commissione cooperazione internazionale commissione assistenza sanitaria commissione Ecm commissione rapporti istituzionali commissione immigrazione e lavoro. commissione medicina alternativa. Inoltre ringrziamo i membri del comitato organizzativo internazionale Amsi ed i nostri rappresentanti amsi nelle varie regione e provincie italiane e nei paesi europee e nel mediterraneo. Cordiali Saluti Foad Aodi Presidente Amsi della co-mai e promotore del movimento uniti per unire . www.amsimed.it www.unitiperunire.it http://unitiperunire.blogspot.it/ http://www.sindacatoeuropeolavoratori.it/ Pubblicato da Giuseppe Criseo

giovedì 26 luglio 2012

Solidarietà a Riccardi dal Sindacato Europeo

Solidarietà al Ministro Riccardi attaccato dal sito razzista stormfront
Posted by admin 0 Comment


Non è il primo episodio né sarà l’ultimo di questo sito di fanatici estremisti e razzismo che attaccano tutti coloro che non la pensano come loro.
Oggi l’attacco è al Ministro Riccardi ( http://www.stormfront.org/forum/t898389/) per gli auguri fatti dal medesimo, a Gattegna, Presidente dell’Unione delle Comunita’ Ebraiche Italiane.
L’augurio è condivisibile in quanto spinge a condividere valori universali quali quelli della lotta al razzismo:”Ti auguro un proficuo lavoro, per andare verso quella meta che tu, subito dopo la proclamazione, prefiguravi, ovvero ‘la sconfitta del razzismo sotto qualsiasi forma e contro chiunque”
Ci si stupisce che esistano ancora gruppuscoli di fanatici che inneggino a tesi antistoriche e fuori dal tempo, che seminano odio contro culture, religioni e popoli.
Ricordiamo pure che la Costituzione italiana condanna il razzismo: l’articolo 3 recita:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
Passeremo quindi la denuncia al nostro ufficio legale per stroncare questi siti illegali in Italia, visto che noi come statuto sindacale all’art.2 rivolgiamo la nostra tutela anche ai lavoratori stranieri e intendiamo tutelarli in tutte le sedi legali.
Giuseppe Criseo
Segretario Generale
Sindacato Europeo dei Lavoratori
www.sindacatoeuroepolavoratori.it